Animani infestanti

TOPI E RATTI

Ratto nero, ratto dei tetti, ratto dei granai (Rattus rattus)

L'infestazione si può riconoscere dagli escrementi di colore nerastro, ovoidali, leggermente ricurvi, allungati e filiformi all'apice, di circa 15 mm.
Caratteristica del ratto nero è la sua grande capacità di arrampicarsi. Il nido viene generalmente costruito nelle parti più alte delle piante o negli edifici preferendo sottotetti, incastellature di magazzini di stoccaggio, utilizzando pezzi di carta, cartoni, stoffa, paglia e qualsiasi tipo di materiale morbido. Questo roditore predilige ambienti ricchi di alimenti e di acqua.

Ratto norvegico, ratto grigio, topo delle fogne o delle chiaviche, ratto dei macelli, surmolotto (Rattus norvegicus Berkenout)

Di colore marrone grigiastro, con mantello ruvido e rado, produce vistosi escrementi fino a 20 mm comunemente lasciati in gruppo.
Elevate proliferazioni si possono avere nelle discariche e noi mattatoi ove questo ratto è in grado di nutrirsi anche di animali e loro parti in via di decomposizione. Il Rattus norvegicus è specie cosmopolita, considerata la più pericolosa come potenziale vettore di malattie. Ottimo nuotatore infesta ambienti caratterizzati dalla presenza di acqua. Scava gallerie, talvolta anche lunghe sotto terra dove fa il nido, preferendo terreni argillosi e compatti.Si insedia fuori dagli edifici potendo fare incursioni occasionali alla ricerca di cibo entrando da porte non chiuse o da impianti fognari non ben gestiti. È possibile individuarlo sia lungo i muri degli edifici, tra le erbe di fossati o incolti, in cantine, parchi, discariche, porti, e nelle aree rurali in prossimità di allevamenti zootecnici e canili dove vi è abbondanza di cibo. Prevalentemente ad attività notturna, è possibile osservarlo anche durante il giorno in prossimità del proprio nido. Vive generalmente in gruppi a volte numerosi.

Topo domestico, sorcio, topolino delle case (Mus domesticus Schwarz & Schwarz)

È un top di piccole dimensioni e di colore variabile (grigio/bruno). Gli escrementi si ritrovano lungo i percorsi abituali, in prossimità dei muri, delle centraline elettriche, ed hanno le estremità affusolate e sono lunghi da 3-8 mm. Per le specie che vivono all'aperto si contano circa 3-4 generazioni l'anno, mentre quelle che si annidano in ambienti chiusi come magazzini, fabbriche, abitazioni si riproducono in maniera continuativa durante tutto l'anno con un potenziale riproduttivo notevole potendo così originare gravi infestazioni. Costituisce i nidi in luoghi riparati e impensati sfruttando cavità in muri, intercapedini, sottotetti, cantine, ma anche nei mobili, nelle imbottiture di poltrone, divani e altri ambienti a contatto diretto con l'uomo, utilizzando stracci, fieno, segatura, detriti di carta rosicchiata. Predilige la vita notturna anche se può essere attivo anche di giorno: si muove velocemente, ed è in grado di saltare e arrampicarsi. Può formare colonie notevoli in cui la territorialità è data dalla distribuzione di urina e feromoni. Anche se granivoro si adatta ad altri substrati alimentari, preferendo i cibi con alta percentuale di grassi come nocciole, lardo, salumi e formaggi stagionati.

ZANZARE

Aedes albopictus

Specie antropofila, molto aggressiva, da cui il nome di "zanzara tigre", attacca principalmente di giorno penetrando anche nelle abitazioni. Questa specie non è una grande volatrice, vola solitamente ad un'altezza inferiore ad un metro perciò attacca frequentemente le gambe. L'adulto presenta generalmente una colorazione nera con caratteristica banda bianca che attraversa longitudinalmente la faccia dorsale del torace.
Specie di origine asiatica, è in grado di adattarsi ad ambienti completamente diversi da quelli originali, mostrando una grande capacità di colonizzare in modo permanente regioni a clima temperato, grazie alle uova, che possono sopravvivere molti mesi durante il periodo invernale, attraverso una diapausa embrionale indotta da fotoperiodi brevi. Sembra aver trovato in alcune zone del nostro Paese un ambiente favorevole all'impianto di colonie stabili; in particolar modo nel territorio urbano dove trova le migliori condizioni di sviluppo.

Aedes (Ochlerotatus) caspius

Aedes caspius è tra le specie più fastidiose presentii in Italia, ottima volatrice, attacca uomini e animali. Essa è responsabile di forti attacchi massivi all'uomo, spesso con conseguenze gravi come allergie e febbre. Gli habitat maggiormente colonizzati sono le risaie e le terre inondabili. La femmina di Aedes caspius si distingue facilmente dalle altre Aedes per la presenza di anelli biancastri che circondano le articolazioni tarsali e di una banda chiara longitudinale che percorre la linea mediana dei tergiti addominali. Sverna allo stadio di uovo, deposto su terreno umido; le uova se non attivate dall'acqua, superano più inverni in quanto resistenti al secco e al freddo.

Culex (Barraauditus) modestus

La femmina è ematofaga, generalmente crepuscolare, aggredisce la vittima anche in pieno giorno. Le larve preferiscono acque ricche di vegetazione, stagni, paludi e canali collettori di campi coltivati. Tergiti addominali presentano strisce chiare molto sottili nella parte mediana che disegnano due chiazze laterali di forma triangolare, le quali, sovrapponendosi, fermano una striscia quasi continua e non frammentata.

Culex (Culex) pipiens

Questa specie è tra le zanzare più diffuse nell'ambiente urbano e domestico. Attiva al crepuscolo e di notte, è capace di sfruttare acque di diversa qualità. Le larve possono svilupparsi in acque piovane ristagnanti o in acque molto sporche, preferendo le acque luride delle fognature e delle caditoie stradali. L'adulto presenta i tergiti addominali provvisti di bande chiare disposte lungo il margine anteriore. Sverna allo stadio di femmina in diapausa negli anfratti dei muri, sotto i ponti ferroviari, in aree di discarica, in capannoni, magazzini, cantine ecc.

MOSCHE

Musca domestica

La femmina è molto prolifica ed è in grado di deporre a gruppi centinaia di uova raggiungendo rapidamente densità elevatissime. L'uovo di colore bianco e cilindrico viene rilasciato su substrati in decomposizione come letame, compost o rifiuti.

Piccola mosca domestica (Fannia canicularis)

Frequente negli allevamenti avicoli, si riproduce nel letame dei pollai o in altri substrati umidi in decomposizione, si può ritrovare nelle abitazioni in prossimità di tali attività. Leggermente più piccola di Musca domestica si riconosce anche per l'abitudine a volare incessantemente intorno a lampadari pendenti anche se non illuminati. E' da considerarsi potenziale vettore di malattie come miasmi intestinale o urinaria.

I mosconi della carne

Con questo nome vengono indicati dei Ditteri di medie dimensioni a cui appartengono due famiglie: i Sarcofagidi dal corpo generalmente grigio con pronoto a bande longitudinali grigio scuro alternate ad altre più chiare, e i Calliforidi, più tozzi e di colore verde o blu metallico. Entrambi sono dotati di olfatto straordinario sono in grado di spostarsi anche di centinaia di metri, addirittura chilometri penetrando negli edifici da finestre o porte aperte alla ricerca di carne, prosciutti in via di stagionatura o formaggio dalla crosta poco consistente. Si sviluppano molto rapidamente si evolvono su carcasse di piccoli animali, in particolare i roditori offrono un abituale substrato. Proprio questa caratteristica ne determina la pericolosità legata alla loro capacità di trasportare agenti patogeni. In alcuni casi le larve delle specie Sarcophaga determinano delle miasi, mentre le larve dei Calliphoridi possono vivere come parassiti di animali, uomo compreso; le larve con l'ingestione di derrate alimentari infestate non soccombono all'azione dei succhi gastrici potendo attaccarsi con i robusti uncini boccali alle pareti dello stomaco e dell'intestino con fenomeni di nausea e microulcerazioni. Inoltre possono deporre le uova anche su ferite non curate sia di animali che di persone, in particolare ascessi e fratture esposte.

BLATTE

Le blatte, comunemente chiamate scarafaggi, sono insetti dal corpo appiattito di colore bruno più o meno scuro, provvisti di antenne lunghe e sottili con le zampe cursorie in grado di spostarsi velocemente. Prediligono ambienti oscuri e umidi, preferibilmente con temperature elevate. Le infestazioni possono derivare dall'introduzione accidentale di ooteche o di adulti nascosti in casse o imballaggi di cartone; ma principalmente si introducono negli edifici attraverso fognature o cumuli di rifiuti, iniziando l'infestazione da bagni e cucine. Grazie al ridottissimo spessore del loro corpo e alla loro capacità di attraversare tratti di tubature sommerse e colonne di scarico possono colonizzare i piani superiori di condomini od altri edifici.

Blatta nera (Blatta orientalis)

È la blatta più diffusa nelle abitazioni, utilizzando condotte di scarico come via principale per i suoi spostamenti. Lucifuga, predilige gli ambienti umidi e caldi.
Può arrampicarsi sulle superfici verticali ruvide ma non lisce, molto vorace, onnivora, si ritrova principalmente negli scantinati e fognature, ma anche nei sottotetti colonizzati da piccioni, dove lo scarafaggio si nutre sia del guano che dei detriti organici trasportati dagli uccelli stessi o dalle loro spoglie.

Blatta grigia (Blattella germanica)

Di piccole dimensioni si riconosce dal colore marrone-giallognolo con due macchie scure allungate sul pronoto. Le zampe sono munite di tarsi con vistosi pulvilli che le permettono di arrampicarsi su superfici verticali ruvide e lisce molto diffuse nei moderni mobili da cucina o lamiere in acciaio.
Avendo un'elevata capacità riproduttiva può essere considerata un vero flagello in grado di diffondersi molto velocemente in tutti quegli ambienti con microclima tipicamente caldo umido come locali per la ristorazione, panetterie, nei bar (in particolare vicino a fonti di calore come le macchine per il caffè e le lavastoviglie), nelle industrie alimentari, negli ambienti destinati alla lavorazione di pasta, in cui sono presenti forni di cottura, celle di levitazione e conservazione di vari alimenti. Si può ritrovare anche negli ospedali con gravi problemi igienico-sanitari, piscine coperte, autoclavi, impianti di condizionamento, canaline elettriche, macchine automatiche per la distribuzione di bibite, mezzi di trasporto.

Supella (Supella longipalpa)

Morfologicamente simile alla Blattella germanica. La Supella Longipalpa colonizza ambienti più asciutti rispetto a quelli richiesti dagli altri scarafaggi, come intercapedini di pareti in cartongesso, depositi di cartone o materiali simili.

Blatta rossa (Periplaneta americana)

L'adulto è di colore rosso marrone, con il bordo giallo attorno al pronoto.
In Italia si trova principalmente localizzata nelle città portuali, ma può diffondersi anche nelle industrie alimentari dove giunta con il trasporto di materie prime, ha trovato condizioni ambientali favorevoli di caldo e umidità albergando nella rete fognaria, impregnando alimenti e altri prodotti, durante le uscite di ricognizione effettuate di notte alla ricerca di cibo.

CIMICI DEI LETTI

Negli ultimi anni è notevolmente aumentata la presenza di questo insetto nelle abitazioni private ma anche in luoghi pubblici come alberghi, pensioni, bed and breakfast, e mezzi di trasporto pubblici. La sua diffusione è stata favorita dal costante e continuo incremento di viaggi internazionali con spostamento di suppellettili (mobili, tappeti, etc.) di dubbia provenienza, dalla comparsa di fenomeni di resistenza ai comuni insetticidi, oltre che da un errato approccio al problema legato spesso alla non conoscenza dell'insetto e del suo ciclo.

Cimice dei letti (Cimex lectularius)

La Cimice dei letti è un insetto ematofago, ectoparassita di animali domestici, selvatici nonché dell'uomo. Ha una forma appiattita ovoidale, di piccole dimensioni privo di ali ha colore marrone rossastro ed è in grado di colonizzare fessure ed anfratti il più vicini possibile al luogo ove trovano l'ospite (ad es. testata del letto, comodini, mobili, battiscopa, etc.). È una specie strettamente lucifaga, attiva solo nelle ore notturne. L'adulto è capace di ingerire una quantità di sangue anche 4 volte il proprio peso. Le sue piccolissime dimensioni lo rendono difficilmente identificabile all'inizio dell'infestazione, e quando ci si rende conto della sua presenza ormai ha già colonizzato l'ambiente. In modo particolare è presente nelle camere da letto di abitazioni, hotel, ospedali, ostelli. La puntura della cimice del letto solitamente non è dolorosa e non ci si accorge di essa mentre la cimice assume il pasto di sangue. Le punture solitamente si posizionano attorno agli occhi o in altre parti del volto e si manifestano con una irritazione cutanea, con papule, a causa degli enzimi salivari immessi durante la puntura. È bene sottoporre ogni mobile o suppellettile di dubbia provenienza ad interventi di disinfestazione; nel caso ci sia una infestazione in atto è bene ricordarsi di intervenire il prima possibile. I nostri tecnici, una volta riconosciuta l'infestazione da Cimex, provvederanno ad un attento esame del luogo critico con ispezione di tutti i possibili punti di annidamento come fessure tra pavimento e parete, zoccolini, prese elettriche, canaline passacavi, retro di mobili, di quadri e stampe, struttura portante del letto, avendo cura di non trascurare alcun rifugio. La lotta viene eseguita utilizzando i migliori prodotti e le migliori tecniche. Buona norma è eseguire più interventi ravvicinati per permettere di abbattere i nuovi insetti che nasceranno dalle uova resistenti agli insetticidi.

INSETTI DELLE DERRATE

Tribolio delle farine (Tribolium castaneum)

Gli adulti sono di colore bruno-mogano sono lunghi 3-4 mm. Le larve sono subito attive nella ricerca del nutrimento, e raggiungono la maturità dopo pochi giorni, impupandosi all'interno della derrata ospite.

Tribolium confusum

Gli adulti di colore rosso-bruno sono lunghi 3-4 mm, morfologicamente simile a T. castaneum si distingue per le antenne progressivamente inspessite dalla base al'apice e dagli angoli del torace distimntamnete sporgenti. Generalmente non vola preferendo spostarsi sulle proprie zampe.

Tignola grigia della farina (Ephestia kuehniella)

L'adulto mostra ali anteriori grigio cenere e ali posteriori bianco-grigiastre. Le larve possono forare imballaggi di cartone e film plastici di vario tipo. Attacca farine, pasta alimentare frumento, orzo, cioccolata fagioli, fave ecc.. Comune infestante dei mulini, si trova sia nei reparti che nei macchinari e nelle tubature di semole e farine dove può causare intasamenti per le bave sericee delle larve, con conseguente interruzione delle attività produttive.

Tignola della frutta secca (Ephestia cautella)

L'adulto presenta ali anteriori grigio cenere con linee trasversali più scure e ali posteriori grigiastre. Comune infestante nell'industria alimentare dove vengono lavorati cacao e nocciole.

Tignola del cacao (Ephestia elutella)

Molto simile a Ephestia cautella. Tipica infestante nell'industria alimentare dolciaria dove vengono lavorati cacao, nocciole e mandarle tostate, possono infestare molto facilmente non solo le materie prime ma anche i prodotti finiti con gravi ripercussioni economiche.

FORMICHE

Formica nera (Lasius niger)

Insetto attivo nidifica all'aperto, nell'erba, sui muri e sotto il selciato. Esplora ampie zone in cerca di cibo ed è in questo modo che colonizza le abitazioni. Questi insetti sono caratterizzati da abitudini sociali costituiti da un sistema di caste, all'interno del quale gli individui hanno diversi incarichi.Ci sono operaie (femmine sterili), maschi fertili e regine (femmine fertili). Le operaie hanno il compito di costruire e allargare il nido, curare le larve e ricercano il cibo. Le regine invece non svolgono queste attività e rimangono quasi esclusivamente all'interno dei nidi.

Formica faraone (Monomorium pharaonis)

La formica faraone vive nei paesi temperati solamente negli edifici E' particolarmente frequente nei magazzini e nelle industrie alimentari ed è spesso rinvenuta negli ospedali (veicolo di diffusione di microrganismi patogeni), alberghi e altri luoghi pubblici come mense e navi.

LE VESPE

Sono considerati insetti dannosi e pericolosi per la salute. In Italia le vespe più frequenti sono: la Vespula germanica che costruisce nidi sottoterra e nelle cavità degli alberi e delle costruzioni; la Polistes gallicus Vespa crabro nota anche come calabrone, è la più grande vespa con capacità di creare nidi nelle cavità degli alberi e a volte nelle costruzioni.
Le vespe principalmente nere con disegni gialli, presentano occhi reniformi e due paia di ali membranose con quelle posteriori più piccole di quelle anteriori e unite a esse mediante una fila di uncini. A riposo le ali sono ripiegate longitudinalmente e hanno l'addome strozzato alla base.
Presentano un ciclo annuale con le femmine fecondate che superano l'inverno nascoste in sottotetti, anfratti di vario genere come muri, legnaie, cassonetti di tapparelle o sotto la corteccia degli alberi. All'inizio della primavera le femmine costruiscono i nidi formati da piccole celle ciascuna delle quali contenente un uovo. Le larve che nascono dall'uovo si nutrono e vivono indipendente dalle loro vicine . Le femmine sterili che nasceranno contribuiscono a sviluppare il nido che raggiungerà il suo massimo sviluppo entro settembre, in questo momento appaiono anche i maschi necessari per l'accoppiamento con le femmine destinate a svernare. I nidi vengono abbandonati in autunno per essere ricostruiti anno dopo anno, e possono essere costruiti nel terreno o nella malta fresca.


Ifantria americana

O bruco americano (Hyphantria cunea)

Le ali anteriori sono di colore bianco niveo oppure con serie trasversali di piccole macchie rotonde nere più o meno evidenti. Le antenne sono filiformi nella femmina e bipettinate nel maschio. Le zampe anteriori sono giallastre. E' un lepidottero notturno.
La crisalide sverna sulle cortecce, su detriti o sul suolo, le femmine appena fecondate depongono da 200 a 1000 uova
Le larve vivono gregarie avvolgendo con seta una o più foglie, che poi divorano, una volta diventate indipendenti, abbandonano i nidi e continuando a nutrirsi fino alla maturità, raggiunta la quale cercano un rifugio, nelle anfrattuosità della corteccia, fra i detriti alla base del tronco o in altri ripari, per incrisalidarsi entro un bozzolo fatto di setole larvali.